Suona bene, ma cosa significa davvero?

#aspettative #realtà #obiettivi #progetti #risultati

  • Esportare significa per ciascuno qualcosa di diverso. Ma le aspettative alte sono una costante
  • Il mondo è diventato piccolo…… Un posto sempre più affollato, frenetico e interconnesso
  • Togliamoci dalla testa una volta per tutte di essere i migliori sul mercato, magari da sempre 
  • La qualità del prodotto non è più un argomento di discussione, e anche da parecchio tempo 
  • Il prezzo dovrebbe essere la logica e ponderata conseguenza di un solido pacchetto di offerta
  • La comunicazione è diventata un bombardamento continuo, a tappeto. Non scappa più nessuno.

Dove si gioca allora in concreto la partita dell’Export? 

  1. Consapevolezza
  2. Atteggiamento
  3. Servizio
  4. Organizzazione
  5. Presenza

A ben vedere, tra questi 5 elementi esiste una connessione logica, una sequenza di sviluppo direi naturale. Dalla conoscenza (analisi!) si giunge alla consapevolezza che un’apertura sincera è l’atteggiamento giusto che il mercato ci chiede, e sempre più ci chiederà. E alla comprensione -anche- che il servizio (in termini di adeguamento alle esigenze, supporto fattivo, feedback veloci e proattività, tutto oltre le aspettative del cliente) è il cuore, la vera arma vincente per la migliore sintonizzazione col mercato, per una più efficace reattività aziendale al nuovo. Il passo successivo è  dotarsi di una organizzazione interna idonea a supportare l’azione di una forza vendita locale estera capace, introdotta e motivata. Qualche spunto -spero utile- per creare e poter poi esportare Valore.

Alberto Pavoni